Come creare una copertina di valore, ovvero capace di attirare l’attenzione di chi la guarda, al punto da indurlo a soffermarsi sul libro, leggerne la sinossi, acquistarlo. Qualche indicazione fondamentale ve la diamo noi di ProgettoLibro. Il resto è pura creatività.
Come creare una copertina di valore: la prima sfida del pre-stampa
Dopo aver concluso il manoscritto, averlo letto e riletto, editato e ri-editato, insomma dopo averne curato nel dettaglio ogni aspetto linguistico, lessicale, narrativo, si apre una fase di lavoro estremamente delicata – e anche molto creativa – che decreterà il successo o meno della pubblicazione.
Nella nostra redazione di Edizioni Terra marique funziona così: tutti i soggetti che sono stati coinvolti nella fase editoriale, autrice / autore compreso, si ritrovano intorno allo stesso tavolo per costruire la copertina.
Alcuni aspetti tecnici, a dirla tutta, sono già definiti: in base alla collana di riferimento, sappiamo già le misure precise per la collocazione di nome e cognome, titolo, eventuale sottotitolo, spazio per l’immagine o fotografia, logo della casa editrice.
A fare la differenza sulla collocazione degli elementi identificativi del libro non è solo la collana di riferimento, ma anche e soprattutto il formato del libro.
Noi utilizziamo diverse soluzioni, in abbinamento ai diversi generi letterari:
- 14,5 x 21 cm (per i romanzi)
- 15 x 21 cm (per le autobiografie e i manuali)
- 11 x 15,5 cm (per le poesie)
- 12 x 18 cm (per i manuali)
- 20 x 20 cm (per i libri con ampie sezioni fotografiche)
Ne consegue che lo spazio a disposizione per la copertina è variabile, tanto quanto il contenuto da rappresentare. Prima di iniziare il lavoro pre-stampa, le redattrici coinvolte nel processo creativo conoscono già alla perfazione l’argomento o gli argomenti trattati nel libro e la sua destinazione in collana: ciò è imprescindibile per poter realizzare una copertina di valore.
Ma cosa si intende per copertina di valore?
Al di là dell’aspetto puramente estetico – de gustibus non disputandum est – a nostro parere una copertina di valore è il risultato di una ricerca artistica ed espressiva, che trasformi il libro in un oggetto accattivante, pronto per essere sfogliato, quindi acquistato e letto.
È vero che l’acquisto dei libri avviene anche on-line, ma è in libreria, in mezzo a tante altre pubblicazioni, che immaginiamo il nostro futuro libro: è lì che deve giocarsela, figurando talmente bene da attrarre l’occhio del lettore e procurargli una chance di vendita.
È chiaro che la copertina debba anche funzionare nella vetrina on-line – in particolare se stiamo progettando un e-book, quindi, in fase progettuale, è necessario tenere in considerazione più destinazioni.
Ciò significa prestare attenzione ai colori, soprattutto alla luminosità – che varia molto dallo schermo del pc / dello smartphone / del tablet alla stampa cartacea – alla dimensione dei caratteri per nome, cognome, titolo, sottotitolo, alla loro leggibilità, all’equilibrio tra gli elementi appena citati, ecc.
La stessa immagine (fotografia o illustrazione) apparirà al lettore in formati diversi: reale in libreria, imprevedibile sul Web, tendenzialmente piccola sui social. Ciò merita una riflessione in più, ai fini della resa post-produzione.
Una copertina di valore è quindi il risultato dell’incontro tra ragionamenti strategici e attività creativa, stimolante sia per chi vi è coinvolto come “creatore” (autrice / autore ed editrici) sia per il destinatario (lettore).
La prima domanda che ci poniamo è: considerando il genere di libro che abbiamo tra le mani, quale pubblico vogliamo raggiungere?
Questa domanda, come evidente, presuppone due aspetti contemporanei:
- Stiamo lavorando su un genere letterario con precise caratteristiche linguistiche e comunicative.
- Il target di questo libro deve essere ben definito.
Ne conseguono ragionamenti di questo tipo: se stiamo per pubblicare un manuale, la copertina dovrà essere pulita, esplicativa, ovvero contenente più informazioni possibili a vantaggio del lettore, che è a caccia di informazioni per risolvere un problema.
Ragionamenti di questo tipo non escludono la parte creativa (vedi ad esempio, Come averla vinta sui fornitori di trasporto delle merci di Paolo Brutti), che sarà ben più sviluppata nel caso di un romanzo o di una silloge poetica.
Quando prevale la creatività, come ci si orienta?
Dando libero sfogo all’impulso creativo, certo. Ma senza mai scordarsi l’obiettivo (il lettore!). Desideriamo, ad esempio, che ci sia coerenza tra contenuto, copertina e titolo, che della copertina è parte costitutiva. Magari è una coerenza soggettiva, non per forza evidente, ma desideriamo ragionare in questi termini, prima di creare l’illustrazione o scattare la foto giusta.
Tutto deve concorrere a far capire il genere di libro con cui abbiamo a che fare: una copertina con sfondo monocromatico e solo scritte può essere adatta per un manuale o un saggio, mentre una fotografia / ritratto in bianco e nero, inserita in un rettangolo, rimanderà subito a un’autobiografia.
I romanzi invece lasciano molto spazio all’immaginazione, ma dobbiamo ragionare sul genere, in modo da evocarne i contenuti: una macchia di sangue per un poliziesco, un’illustrazione immaginifica per il fantasy, sagome femminili e stilizzate per la commedia rosa, ecc.
L’importante, a nostro parere, è fornire al lettore le suggestioni che lo stimolino nella giusta direzione, onde evitare che l’appassionato di horror si ritrovi involontariamente tra le mani un’opera comica.
In tutto questo, l’autrice / autore del libro ha voce in capitolo?
Certo. Chi ha scritto il libro, come dicevo all’inizio, è chiamato a prendere parte del processo creativo e realizzativo. Il suo parere, il suo punto di vista, le sue proposte vengono sempre ascoltate, arricchite, talvolta completate dalle nostre.
Il nostro compito è indirizzare sulla giusta strada, non solo a livello artistico, ma anche tecnico: ad esempio, se si odiano le ditate che inevitabilmente restano sui libri, sconsiglieremo una copertina nera, lucida o opaca che sia.
Di solito ci orientiamo su copertine “morbide”, 300 grammi, a colori, con o senza bandelle – se presenti, riporteranno sinossi, biografia e/o critiche positive, in particolare se si tratta di ristampe.
Se invece stiamo parlando di una pubblicazione “preziosa”, proponiamo copertine rigide (cartonate), più raramente con cofanetti coordinati.
La nostra grafica, una professionista a 360 gradi
Quindi il lavoro passa nelle sapienti mani della nostra grafica, in genere la stessa che realizzerà o ha già realizzato l’impaginazione per la stampa.
Sarà suo compito interpretare a livello visivo ciò che abbiamo deciso in fase creativa e realizzarlo tramite un’illustrazione, una fotografia, un disegno.
Salvo richieste precise, alla grafica, che è un’artista a 360 gradi, lasciamo campo libera: deciderà lei che tipo di contenuto utilizzare (illustrazione, fotografia da lei scattata o individuata sul Web, ecc.). Per ultimare la copertina, la grafica dovrà inoltre decidere quale font sarà più adatto per nome autrice / autore e per il titolo (altra scelta importante, il colore del font).
Il risultato è quella che chiamiamo bozza: quest’ultima può andare incontro a modifiche e accorgimenti vari, che possono riguardare anche la quarta, dove in genere appaiono sinossi, breve biografia dell’autrice / autore, prezzo, codice a barre e logo della casa editrice.
Ma se viene approvata, allora è fatta: il libro è pronto per andare in stampa – non prima di altre accurate riletture, per un risultato a regola d’arte.
Gli elementi della nostre copertine standard
Prima di copertina:
- Nome e cognome dell’autrice / autore
- Titolo
- Immagine (illustrazione, fotografia, fotocomposizione…)
- Logo di Edizioni Terra marique
Quarta di copertina:
- Sinossi (riassunto del libro)
- Biografia dell’autrice / autore (brevissima)
- Prezzo (da definirsi in base alla media di collana)
- Isbn (codice a barre)
- Logo (con sito Internet) di Edizioni Terra marique
Dorso:
- Nome e cognome dell’autrice / autore
- Titolo
- Logo di Edizioni Terra marique