Il Mercato editoriale è in crisi, ma scrivere è più importante che mai

In un mondo dove gli autori superano i lettori, la scrittura rimane un potente strumento di crescita personale e creativa. Scopri perché vale ancora la pena scrivere e come le tecnologie digitali rendono tutto più semplice.

Questione di dati

Nel corso degli ultimi decenni, l’industria letteraria ha subito cambiamenti radicali. Che il numero degli scrittori abbia superato quello dei lettori non è più una leggenda. Da tempo si parla della crisi del mercato editoriale, ma nonostante questo è più importante che mai continuare a scrivere. Oggi sembra esserci un numero crescente di scrittori rispetto ai lettori: non è un fenomeno casuale, ma un riflesso dei mutamenti sociali, culturali e tecnologici che stanno ridefinendo il panorama della letteratura contemporanea. L’AIE (Associazione Italiana Editori) ha rilevato che il numero di scrittori e di libri in stampa è in aumento, soprattutto nei primi sei mesi del 2024: 46,1 milioni di copie vendute, con un record di editori italiani ed emergenti da tutte le regioni d’Italia. A fronte di questi dati in crescente impennata, bisogna però fare i conti con un pesante calo di lettori: il 73% della popolazione dichiara di aver letto un solo libro nel 2024.

Scrivere un libro nel nuovo millennio

Negli ultimi decenni, le nuove tecnologie digitali hanno trasformato radicalmente il modo di scrivere e pubblicare libri. Oggi, grazie a strumenti come software di scrittura, app per la gestione dei progetti, letture e manuali digitali, scrivere un libro è diventato più accessibile che mai. Inoltre, i corsi di scrittura online, le consulenze editoriali e i servizi professionali di scrittura, come quelli della nostra agenzia, aiutano gli scrittori a migliorare le proprie competenze e a confrontarsi con professionisti e appassionati. Infatti, se è più facile reperire strumenti e conoscenze per poter migliorare la propria scrittura, è ancora più semplice individuare community per confrontarsi, da social network specifici come Wattpad a gruppi social per appassionati di ogni genere. La cancellazione delle distanze ha reso la scrittura non solo un sogno realizzabile, ma anche un’esperienza arricchente e formativa.

La modernità non ha solo dato una spinta all’innovazione tecnologica, ma anche all’eliminazione di tabù ideologici e formali. Temi non convenzionali sono oggi molto più vasti rispetto anche solo agli anni a cavallo del nuovo millennio: ciò ha reso più facile affrontare temi diversi e specifici per certi gruppi di interesse.
Anche i costi di pubblicazione hanno subito un cambiamento notevole: non è necessario investire ingenti somme per le realizzazioni tipografiche, grazie alla possibilità di scegliere il formato digitale o la stampa su richiesta. Su quest’ultimo punto è importante fare un approfondimento, perché l’ampiezza di possibilità editoriali crea automaticamente maggiore confusione.

Quanti e quali tipi di possibilità editoriali esistono?

Ormai le scelte editoriali per pubblicare un libro sono numerose. La possibilità più conosciuta è quella dell’editoria tradizionale, che si occupa di valutare e pubblicare un manoscritto che ritenga appropriato alla propria linea editoriale (contenuti, valori e popolarità). Un’altra possibilità diffusasi recentemente e di grande successo, anche grazie a colossi che la promuovono, come Amazon, è il self-publishing, cioè l’auto pubblicazione. L’autore pubblica il proprio libro in modo indipendente, senza supporto professionale e senza la possibilità di confrontarsi con un editor professionista, ma con il vantaggio di ridurre le spese al minimo e controllando direttamente le vendite. Più complessa e ulteriormente sfaccettata l’editoria a pagamento, nella quale l’autore si fa carico delle spese professionali di editing, impaginazione e stampa per pubblicare la propria creazione. Ognuna di queste macrocategorie possiede un fitto sottobosco di possibilità, dalla pubblicazione solo in digitale alla pubblicazione “ibrida” tra diversi metodi, spese e responsabilità. Tutto questo rende il panorama editoriale complesso da capire, per questo abbiamo preparato una guida gratuita per permettere a chiunque di informarsi prima di scegliere la strada più opportuna per il proprio progetto editoriale.

Ma chi può scrivere un libro?

Scrivere non è più un’attività riservata solo agli intellettuali o ai grandi nomi della letteratura, ma è diventata un’opportunità aperta a chiunque abbia una storia da raccontare. Oggi, sportivi, attori, cantanti, politici e personaggi pubblici, ma anche chi non è noto ai mass media può condividere le proprie esperienze attraverso la scrittura, arricchendo il panorama editoriale con prospettive diverse e autentiche. Entrando in una libreria, è facile imbattersi nelle autobiografie di figure amate come Gerry Scotti o Amadeus, che, oltre a essere noti presentatori televisivi, hanno saputo raccontare con sincerità i retroscena delle loro vite. Campioni del mondo come Jannik Sinner o André Agassi portano i lettori dietro le quinte delle loro carriere, condividendo non solo successi, ma anche sfide personali e insegnamenti di vita.

Una volta, scrivere un libro significava intraprendere un percorso lungo, esclusivo e complesso, che richiedeva dedizione, competenze specifiche e l’accesso a risorse limitate. Solo pochi riuscivano a superare le barriere imposte dal mondo dell’editoria tradizionale, dominato da critici e case editrici selettive. Oggi, grazie alla tecnologia, alla digitalizzazione e ad un mercato più competitivo, questo scenario è profondamente cambiato. C’è stata una vera e propria democratizzazione dell’accesso alla scrittura, permettendo a chiunque di condividere la propria voce con il mondo.

Questo cambiamento ha avuto un impatto straordinariamente positivo: ha dato spazio a milioni di nuovi autori indipendenti, portando alla luce storie che altrimenti sarebbero rimaste inascoltate. La diversificazione dell’offerta letteraria ha arricchito il mercato con nuovi generi e punti di vista originali, riflettendo la complessità e la varietà della società contemporanea. Non è più necessario appartenere a un’élite per essere ascoltati: oggi l’editoria è un settore aperto, dinamico e inclusivo, in cui ogni voce può trovare il proprio pubblico.

In questo contesto, scrivere non è solo un atto creativo, ma anche un modo per condividere esperienze, ispirare gli altri e lasciare un’impronta personale. Che si tratti di un romanzo, di un’autobiografia, di un saggio o un manuale, la scrittura è capace di unire autori e lettori attraverso le parole.

Una nuova amica: la creatività

Un capitolo importante da non lasciare allo scoperto è quello che riguarda la creatività. La sottrazione dell’editoria all’esclusività delle élite intellettuali ha permesso a molti talenti di esprimersi non soltanto attraverso la scrittura, ma anche tramite le diverse tipologie di creatività. Se negli anni precedenti l’editoria era un campo riservato a pochi, tipicamente a coloro che erano soliti seguire le orme di sentieri già battuti per non trovarsi fuori strada, oggi la selezione di stili e linguaggi è sempre più ampia. Come nel campo artistico, le modalità per esprimere la propria visione o la propria storia si sono modernizzate: l’uso di contenuti multimediali, come video e musica, hanno totalmente trasformato il modo di raccontare se stessi. La scrittura in questo caso si mescola con contenuti audio e video.

Tra le modalità di comunicazione nate negli ultimi anni ci sono i vlog e i podcast. Il primo è una sorta di cortometraggio nel quale il creatore edita filmati su svariati temi, come ad esempio viaggi o ricette, con la propria voce narrante, rendendoci partecipi in prima persona. Il secondo invece può modularsi in una breve intervista che affronta vari temi, sia invitando ospiti per affrontare temi specifici che tramite riflessioni da parte dell’autore. Entrambe le tipologie offrono la possibilità di restare a stretto contatto con il pubblico, instaurando un rapporto di “amicizia”.

I benefici della penna

Scrivere un libro è diventato un obiettivo sempre più comune per molte persone, non solo come traguardo personale, ma anche come strumento concreto di crescita e riflessione. Portare a termine un libro non è solo una soddisfazione, ma rappresenta anche la capacità di organizzare idee, raccontare esperienze e superare la sfida di trasformare pensieri in parole. Questo processo aiuta a migliorare la chiarezza mentale, la disciplina e la capacità di comunicare in modo efficace.

In molti casi, la scrittura assume anche una funzione terapeutica: scrivere permette di elaborare esperienze difficili, riflettere su momenti significativi della propria vita o semplicemente dare forma ai propri pensieri. Per alcuni, può diventare un modo per affrontare traumi o difficoltà emotive; per altri, un’attività piacevole che stimola la creatività e riduce lo stress. Scrivere aiuta a mettere ordine nelle idee, favorendo una migliore comprensione di sé e del proprio percorso.

Il livello di scolarizzazione più alto e la già citata possibilità di accedere a tecnologie e contatti nel mondo dell’editoria ha reso la pubblicazione di un libro più accessibile che mai: non servono privilegi o passaggi burocratici complessi, ma solo impegno, pazienza e la volontà di condividere la propria storia. Questo ha portato sempre più persone ad avvicinarsi alla scrittura, spinte dalla voglia di raccontare qualcosa di significativo o utile agli altri.

Un esempio concreto è quello di Massimo Santucci, uno degli autori con cui abbiamo lavorato di recente. Nel suo libro Il coraggio da cui tutto ha inizio pubblicato con Edizioni Terra marique, Massimo, un italiano emigrato in Svizzera, racconta la decisione di sua madre, vittima di violenze da parte del marito, di lasciare il tetto coniugale per salvare se stessa e il figlio e la sua forza di spirito nel superare le difficoltà che la vita le ha posto davanti. Spinto dal desiderio di condividere la sua esperienza, Massimo, presidente di AEVV (Associazione Europea Vittime di Violenza) ha scritto un’autobiografia intensa e autentica che non solo racconta la sua storia, ma offre anche spunti di riflessione per chi affronta sfide simili. Per lui, scrivere è stato un modo per fare il punto sul proprio percorso e trasmettere ciò che ha imparato, mostrando come la scrittura possa diventare un mezzo potente per connettersi con gli altri e valorizzare le proprie esperienze. 

Che fine hanno fatto i lettori?

Nonostante l’aumento degli scrittori, c’è un dato che non può essere ignorato: il numero di lettori non è cresciuto in modo proporzionale. Sebbene ci siano molte persone che si lanciano nella scrittura, il tempo dedicato alla lettura, purtroppo, sembra essere in calo. La lettura, percepita da molti come un’attività che richiede concentrazione, è facilmente sostituita con modalità di svago più immediate, come guardare una serie televisiva o scorrere i contenuti sui social. Video e contenuti su qualsiasi tema, dinamici e incalzanti, portano a trascorrere, senza quasi rendersene conto, ore intere guardando gli schermi dei propri smartphone. L’avvento dei social ha diminuito, come dimostrano diversi studi, la capacità di concentrazione. Perciò sempre più facilmente un lettore si perde tra il ritmo frenetico della vita e la scelta tra tante possibilità di lettura a disposizione, finendo per distrarsi a fare tutt’altro. Nonostante queste difficoltà, il fenomeno dell’aumento degli scrittori rispetto ai lettori non è da interpretare come un dato negativo. Al contrario, rappresenta una grande opportunità per il mondo della creatività e per tutti coloro che hanno qualcosa da dire. Scrivere non è solo un atto di comunicazione, ma anche un atto di liberazione personale. Ogni libro, ogni racconto, ogni poesia è una finestra sulla mente dell’autore, un mondo che si apre e che può arricchire chiunque decida di leggerlo.

Scrivere per se stessi, scrivere per gli altri: i benefici di un atto creativo

Anche se esistono milioni di libri e storie già raccontate, ogni voce ha il suo valore e può trovare il proprio pubblico. La scrittura non deve necessariamente puntare a diventare un bestseller, non serve raggiungere migliaia di lettori per fare la differenza: spesso, bastano poche persone colpite da ciò che scriviamo per provare una reale soddisfazione. Sapere che le nostre parole hanno ispirato, fatto riflettere o semplicemente accompagnato qualcuno in un momento particolare della sua vita è già un traguardo significativo. Ogni lettore che si riconosce in ciò che scriviamo è una conferma del valore della nostra esperienza e della nostra capacità di condividerla. 

Anche se il risultato finale non è perfetto, il semplice atto di scrivere rappresenta un modo concreto per superare piccole sfide quotidiane: trovare le parole giuste, completare un capitolo o anche solo finire una frase difficile. Ogni progresso, anche minimo, contribuisce a costruire fiducia in se stessi e a rafforzare la propria voce interiore. Inoltre, come attività creativa, la scrittura offre uno spazio per scaricare lo stress, stimolare la mente e migliorare la concentrazione. Non è solo un modo per raccontare storie agli altri, ma anche un mezzo per conoscersi meglio e affrontare le proprie emozioni in modo costruttivo.